Il mio metodo cognitivo relazionale
Un modo di lavorare che mette al centro la relazione, le emozioni e la consapevolezza — perché educare significa prima di tutto conoscersi.
Come nasce il mio approccio
Mi chiamo Tiziano Lombai e sono un educatore cinofilo a Udine dal 2010, con oltre 15 anni di esperienza nel mondo dell’educazione del cane.
Il mio modo di lavorare nasce da anni di esperienza quotidiana con i cani e dal desiderio di comprenderli davvero, in profondità.
Fin da bambino ho vissuto a contatto con gli animali e con la natura: osservavo, ascoltavo, imparavo da loro anche quando non avevo ancora le parole per spiegare ciò che sentivo. Ma è stato il percorso fatto con Spring, la mia prima compagna di vita a quattro zampe, a mostrarmi quanto possa essere profonda la comunicazione tra cane e persona. Con lei ho scoperto l’importanza della calma, della presenza e del saper leggere i silenzi.
Anni dopo è arrivato Malcom, un cane molto diverso da Spring. Con lui ho dovuto rimettermi in discussione: le stesse strategie non funzionavano, e mi ha insegnato che ogni individuo ha un modo unico di vivere il mondo, e che solo accettando quella diversità si può creare una relazione autentica.
Da queste esperienze — e dal desiderio di unire cuore e competenza — ho deciso di approfondire la mia formazione. Mi sono diplomato alla SIUA – Scuola di Interazione Uomo Animale, ho conseguito la qualifica di educatore cinofilo FICCS–CSEN e mi sono specializzato in Mobility Dog, socializzazione e gestione di cuccioli e adolescenti.
Negli anni di addestramento cani in FVG, ho costruito un metodo che unisce esperienza, empatia e conoscenza, fondato sull’approccio cognitivo relazionale: un modo di lavorare che guarda al cane come a un individuo completo, capace di pensare, provare emozioni e creare legami, proprio come noi. Se vuoi approfondire, scopri la mia storia
I valori che guidano ogni percorso
Rispetto, ascolto e natura: ogni relazione nasce dall’incontro tra due mondi — il cane e la persona.
Nella mia attività, attraverso il metodo cognitivo relazionale, presto attenzione anche alla postura, al tono della voce e a come ci poniamo verso il cane, perché la comunicazione parte da ciò che trasmettiamo con il corpo, non solo con le parole.
Ascolto
Ogni cane comunica con il corpo, con gli sguardi, con le emozioni. Il mio lavoro inizia dall’osservare, per capire cosa vuole davvero dirci.
Equilibrio
Ogni percorso è costruito sui bisogni reali del cane e della persona. Cerchiamo insieme un punto d’incontro sereno, rispettando tempi e sensibilità di entrambi.
Natura
Preferisco lavorare all’aperto, in ambienti reali, perché la natura aiuta il cane a sentirsi libero, sicuro e autentico.
Relazione
Non si tratta solo di “insegnare”, ma di conoscersi. La fiducia nasce da piccoli gesti, dallo stare insieme e dal riconoscersi ogni giorno un po’ di più.
Perché è diverso dagli altri metodi

L’approccio cognitivo relazionale cane non si basa su premi o punizioni, ma sulla comprensione reciproca.
Non lavoro per “correggere comportamenti”, ma per capire cosa li genera, quali emozioni li muovono e come trasformarli in esperienze di equilibrio e fiducia. Ogni cane agisce per un motivo: dietro un gesto, un blocco o una reazione, c’è sempre un messaggio che va ascoltato.
Negli anni di addestramento cinofilo FVG ho imparato che la vera educazione non nasce dall’imposizione, ma dal creare le condizioni emotive giuste perché il cane possa sentirsi libero di imparare, di comunicare e di vivere con serenità accanto alla persona che ha scelto come riferimento.
Il mio compito come educatore cinofilo Udine è accompagnare il cane e il suo compagno umano in un percorso di crescita condiviso, dove entrambi imparano a conoscersi e ad adattarsi l’uno all’altro. In questo modo il cane sviluppa uno stato emozionale positivo, che gli permette di affrontare il mondo con curiosità, fiducia e sicurezza, anziché con paura o frustrazione.
Ogni cane pensa, prova emozioni, costruisce relazioni e trova il suo equilibrio nell’ambiente che lo circonda. Rispettare questi aspetti significa aiutarlo a crescere davvero, senza forzature, ma attraverso una relazione autentica, fatta di ascolto, presenza e comprensione reciproca

